Aging in place: i vantaggi dell’assistenza in casa dell’anziano

Si diffonde sempre più in Europa il concetto di “aging in place” che si definisce come la possibilità per una persona di vivere ed invecchiare nel luogo che ha scelto – il più delle volte casa propria – in modo sicuro, indipendente e confortevole.

Questa scelta di vita è molto apprezzata dalle persone anziane in quanto consente loro di mantenere la propria indipendenza e la possibilità di vivere circondati da famigliari e amici.

Dalla prospettiva dei responsabili politici, l’assistenza in comunità e in casa della persona anziana è molto più economica rispetto all’assistenza istituzionale. Le elevate spese pubbliche relative all’assistenza residenziale hanno quindi spinto i professionisti del settore a pensare a valide alternative.

Il termine “place”, infatti, non si riferisce soltanto all’abitazione fisica dell’anziano ma anche alla sua comunità quindi la famiglia, i vicini e i diversi servizi disponibili sul territorio. Molte società hanno approvato politiche per dare priorità ai servizi legati alle comunità locali, fornendo così nuove opzioni per quelle persone anziane che hanno bisogno di assistenza ma non si sentono pronte a trasferirsi in una residenza assistenziale.

È importante l’interazione tra le abilità personali e l’ambiente domestico sul benessere dei “Silver”, mostrando come rimuovere gli ostacoli e introdurre degli aiuti per la mobilità possano migliorare i livelli di autonomia.

L’idea alla base è che la persona anziana possa vivere nella propria abitazione in sicurezza finché i diversi servizi e supporti lo consentano.

Tra le caratteristiche più importanti per vivere e invecchiare nel luogo scelto in sicurezza ci sono quelle biologiche e psicologiche, la rete di supporto sociale, i servizi formali, i servizi assistenziali, la struttura dell’abitazione e del vicinato.

 

Casa dolce casa

Oggi che le nuove case sono progettate (e realizzate) con moltissima tecnologia “a bordo”, si spalanca un orizzonte di servizi e possibilità per i senior.

Chi desidera una casa più sicura, più efficiente, più luminosa e connessa, allora deve guardare alle “smart home”. La tecnologia in dotazione di queste domotiche può garantire risparmio energetico sull’illuminazione e la climatizzazione.

Con i “muri intelligenti”, ad esempio, basta un tocco sulla parete trattata con speciale tecnologia a rete perché le luci si accendano o spengano.

La parete intelligente può interagire direttamente con la persona e segnalare eventuali guasti. Ma può anche favorire la circolazione dell’aria e limitarne la condensa, creando così un ambiente più salubre.

 

Il futuro dell’abitazione è interconnesso

I senior possono trovare nella domotica la soluzione per essere sollevati da incombenze lunghe e faticose.

Pulire casa, ad esempio, può risultare meno gravoso grazie a piccoli robot domestici. Questi possono raggiungere angoli della casa divenuti meno accessibili causa età. La spesa può arrivare direttamente a casa, grazie a elettrodomestici che segnalano se un prodotto in genere presente nella lista – elettronica – della spesa sta per terminare.

Con semplici software in grado di governarli, frigoriferi, forni e lavatrici acquistano intelligenza. La tv, ormai “smart” anche lei sarà presto gestita tramite Assistenti Vocali e gli algoritmi di Intelligenza Artificiale proporranno programmi, magari aiutando a scoprirne di interessanti per gli over 65 (come già fanno i servizi di tv streaming quali Netflix).

 

Il segreto del successo è la semplificazione

Visto l’impatto che avrà il segmento degli over 65 sul settore, si dovrà tenere saldamente al centro l’idea di semplificazione funzionale e facilitazione d’accesso ai servizi. Magari sviluppando interfacce, comandi, icone “Silver friendly”, facili da interpretare e sempre a portata di mano o voce.