La Silver Age fa riferimento a una società che ha uno sguardo verso il futuro per la popolazione senior. Trattandosi di una fascia fragile, le dichiarazioni degli esperti del settore affermano la necessità di investire sulla sanità e sulla prevenzione, permettendo ai Silver di vivere in salute e in serenità.

La sessione “The Digital Revolution” del Silver Economy Forum ha approfondito la tematica sanitaria coinvolgendo illustri figure del settore. Tra i relatori, Matteo Bassetti, Direttore Clinica Malattie infettive dell’Ospedale Policlinico San Martino di Genova, ha condiviso le problematiche sanitarie del passato e possibili soluzioni per il futuro, specialmente a tutela dei più fragili.

Durante un’intervista, ha dichiarato che quello che è successo negli ultimi tre anni ha permesso al sistema operativo sanitario di comprendere come porre un riguardo speciale verso le persone diversamente giovani, coloro che con la pandemia hanno subito maggiori conseguenze soprattutto in termini di mortalità.

Il Silver Economy Forum è stata un’occasione di confronto sulla tematica della prevenzione infettivologica, focalizzandosi sull’importanza dei nuovi vaccini bivalenti per contrastare le vecchie e le nuove varianti Covid.

“Credo che ci voglia un ripensamento completo di quello che è anche l’atteggiamento nei confronti della Silver Age, sia di tipo preventivo sia di tipo gestionale. Sono felice di essere qui e di discuterne insieme a grandi stakeholder del settore. Cerchiamo di fare il nostro meglio non solo per il territorio Ligure, ma deve essere un nuovo atteggiamento anche a livello nazionale”.

A fronte del prevedibile aumento dei contagi per questo autunno 2022, la previsione è quella di impedire di adottare l’atteggiamento che ha caratterizzato il personale sanitario e le Istituzioni negli anni precedenti. L’epidemia Covid-19 ha evidenziato situazioni complesse da gestiredovute al virus, ma anche ad aspetti normativi, burocratici e all’inquadramento della tipologia assistenziale.

È necessario modificare l’approccio per la diffusione di una cultura dell’infettivologia ed è richiesta una nuova consapevolezza anche a livello istituzionale. È opportuno evitare di fare allarmismo, che negli anni precedenti ha portato tanti anziani a chiudersi nelle proprie abitazioni finendo per soffrire di isolamento sociale e depressione: se da una parte sono state tutelate le loro condizioni di salute fisica, dall’altra non è stata tutelata la loro salute mentale.

L’errore più grande che il nostro Paese ha commesso – ha affermato Matteo Bassetti – è stato creare i reparti ospedalieri riservati ai pazienti malati di Covid. Sono stati ideati contenitori all’interno dei quali poveri anziani, dimenticati per giorni, non hanno goduto della giusta cura e attenzione”.

Bisogna essere ottimisti nei confronti della scienza, che ha aiutato a comprendere che il Covid è una malattia assolutamente curabile. L’impiego della tecnologia va potenziato ed incentivato, con uno sforzo particolare di coinvolgimento della popolazione anziana tramite device di semplice utilizzo. Bisogna, inoltre, porre maggiore enfasi sulle cure domiciliari, attraverso l’uso della telemedicina e della teleassistenza. La tecnologia va messa al servizio dei senior e i giovani devono essere di supporto in questa transizione verso il digitale. 

Matteo Bassetti  Matteo Bassetti  Matteo Bassetti

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